Il 6 e il 7 ottobre prossimo si terrà Progetto Borghi, 2 giornate di studio con 40 speaker per contribuire e mappare e rigenerare il patrimonio dei Borghi italiani. L’iniziativa è ideata da Giancarlo Dell’Orco, Gianpaolo Vairo e Francesco Mongiello, e si aggiunge all’offerta formativa di Host B2B, community dei professionisti del settore extra alberghiero, e sarà preceduta da una serie di webinar con casi di studio che anticiperanno alcuni dei temi del Forum.
“L’idea nasce già nel 2017 – afferma Dell’Orco – con l’intento di unire il Destination Management, lo sviluppo del prodotto turistico e dell’accoglienza extra alberghiera. Oggi il Forum mette a confronto tutte le realtà coinvolte nella riattivazione economica e sociale dei borghi. Offre, inoltre, spunti per una mappatura del territorio nazionale, che identifichi tutte quelle realtà associative, private, culturali e pubbliche, da anni impegnate nella valorizzazione del territorio”.
Giancarlo Dell’Orco, docente e destination manager, negli ultimi 24 mesi si è dedicato esclusivamente alla progettazione di un format di sviluppo per la trasformazione dei borghi, centri storici e frazioni in prodotto turistico organizzato, ed è ora impiegato in progetti di riqualifica e valorizzazione dei borghi, in diverse regioni italiane.
“Vi sono alcuni elementi fondamentali su cui lavorare per lo sviluppo turistico dei borghi: la comunità locale, la qualità urbana, l’offerta culturale, l’accoglienza ed i servizi – prosegue Dell’Orco – il Progetto Borghi vuole essere, allora, anche un contenitore, una cassetta degli attrezzi, con gli strumenti utili per imparare a mappare e a governare il territorio, costruire nuovi prodotti turistici, fornire le figure professionali utili per l’attuazione e l’affiancamento nei percorsi di sviluppo”.
Il Forum vedrà la partecipazione di speaker e partner da tutta Italia e sarà articolato in quattro argomenti: Fare Impresa, Reti Territoriali, Fondi e Finanza, Investimenti ed Opportunità.
L’evento sarà aperto anche alle facoltà universitarie, a giovani laureati, e a tutte le persone interessate a lavorare per lo sviluppo del proprio territorio.
Lo sviluppo turistico dei borghi, da qualche anno anche al centro del dibattito istituzionale, è un percorso molto articolato. Esistono diverse tipologie di borghi come esistono diversi modelli di rigenerazione e accoglienza che possono essere attivati attraverso uno sviluppo sociale, immobiliare, agricolo, culturale, turistico alberghiero ed extra alberghiero. Molto dipende dall’impegno degli organi pubblici, dalla volontà dei residenti, dalle competenze messe a disposizione e da una strategia che punti a trasformare il borgo in un prodotto turistico, valorizzandone le risorse materiali e immateriali.
“Se impariamo a governare turisticamente un borgo, un quartiere, un comune, saremo in grado di governare anche aree più vaste. Avere un campo di azione più limitato, ci permette non solo di gestire un numero ridotto di soggetti appartenenti alla filiera turistica locale, ma ci aiuta a comprendere meglio le complesse dinamiche di un territorio, ricordando che all’interno di esso vivono e lavorano diverse comunità (professionisti del turismo, imprenditori, amministratori, associazioni, studenti, residenti) che spesso pensano, dialogano, agiscono in modalità diverse per età e ruolo, pur condividendo lo stesso obiettivo: migliorare turisticamente il proprio territorio”, conclude Dell’Orco.