Deducibilità e credito d’imposta: un utile riepilogo delle agevolazioni e altre novità IMU per le attività turistiche
L’IMU quest’anno compie dieci anni, una ricorrenza poco felice, soprattutto considerando il costo totale per la collettività di 250 miliardi di euro e quello annuale, attualmente di 22 miliardi euro, a cui purtroppo non sempre corrispondono servizi comunali adeguati.
Superata la scadenza dell’acconto IMU 2022 e per ora rinviati gli effetti della riforma del catasto, riepiloghiamo alcune importanti novità sulle recenti agevolazioni e modifiche.
IMU DEDUCIBILE PER SOCIETA’ E DITTE
Oltre a generare un nuovo credito d’imposta di cui parliamo in questo stesso articolo, l’IMU versata per l’anno 2021 sugli immobili strumentali è deducibile al 60% dai redditi di lavoro autonomo e di impresa 2021.
Nelle attuali dichiarazioni dei redditi delle società e ditte individuali in regime Iva ordinario, relative all’anno d’imposta 2021, è possibile dedurre il 60% dell’IMU dal reddito imponibile IRES o dall’IRPEF. Per il 2022, la deducibilità IMU salirà al 100% ed avrà effetto sulle dichiarazioni presentate nel 2023. La deducibilità non è automatica, ma bisogna inserire l’IMU pagata nella propria dichiarazione dei redditi.
L’agevolazione non riguarda le persone fisiche senza partita Iva e le ditte individuali forfettarie.
Esempio 1 – Affittacamere con Srl con immobile di proprietà della società:
Imu pagata nel 2021 = 10.000 euro
Imu 2021 deducibile Ires = 6.000 euro
Risparmio Ires = 1.440 euro
Esempio 2 – Casa Vacanze imprenditoriale con ditta individuale:
Imu pagata nel 2021 = 5.000 euro
Imu 2021 deducibile Irpef = 3.000 euro
Risparmio Irpef = 1.380 euro
L’IMU RESTA INDEDUCIBILE DALL’IRAP
L’IMU è indeducibile al 100% dall’Irap. Ciò vale per tutti i soggetti passivi Irap.
DAL 2022 UNA SOLA ABITAZIONE ESENTE IMU PER LE FAMIGLIE
Una novità sgradita ma valida per tutti dal 1/1/2022: nel caso in cui i componenti del nucleo familiare abbiano stabilito la dimora abituale e la residenza anagrafica in immobili diversi situati nel territorio comunale o in Comuni diversi, l’esenzione IMU si applica ad un solo immobile. I contribuenti dovranno scegliere l’immobile da considerare come abitazione principale e quindi esente IMU, e dovranno versare l’IMU per l’altro immobile, comunicando tale opzione con la dichiarazione IMU 2023 entro il 30 giugno 2023.
CREDITO D’IMPOSTA IMU
E’ stato introdotto un nuovo credito d’imposta per le imprese turistico ricettive, pari al 50% del saldo IMU 2021, a condizione che:
- i proprietari siano anche gestori delle attività turistiche;
- le attività abbiano subìto una diminuzione del fatturato o dei corrispettivi, nel secondo trimestre 2021, di almeno il 50% rispetto al corrispondente periodo dell’anno 2019;
- gli immobili rientrino nella categoria catastale D/2 (alberghi e pensioni) presso i quali è gestita la relativa attività ricettiva.
Il credito d’imposta IMU non è valido quindi per immobili destinati ad abitazioni (categoria catastale A), né per attività non imprenditoriali.
PROROGA AL 31 DICEMBRE? SOLO PER LA DICHIARAZIONE
Per prevenire errori e omissioni, precisiamo che la proroga al 31 dicembre disposta con il decreto Semplificazioni (in via di pubblicazione) riguarda solo la dichiarazione IMU, e non il versamento dell’IMU, confermato con le scadenze del 16 giugno (acconto) e 16 dicembre (saldo) anche per il 2022.
COME REGOLARIZZARE
Nel caso fossero stati omessi in tutto o in parte versamenti IMU, la situazione è sanabile con un ravvedimento operoso.
Se invece si è versata IMU in eccesso, occorre verificare il regolamento comunale per le modalità di rimborso e compensazione.
Sergio Lombardi è Presidente dell’Osservatorio sul Turismo dell’Ordine dei Dottori Commercialisti di Roma, autore di Extra Book e docente di Extra Academy
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