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Decreto Ristori: le richieste di Aigab per l’extralberghiero

aigab fondatori

Non si placa il malcontento per il Decreto Ristori che ha lasciato fuori gran parte del settore extralberghiero, formalmente aperto ma, di fatto, senza un afflusso minimo di clienti tale da consentire un’attività redditizia: bloccato il turismo internazionale, sospesi gli eventi, le fiere e i congressi, limitato il turismo interno alla sola visita dei musei e a qualche pranzo tipico, per le strutture ricettive resta solo il business travel a occupare alcune camere.

In redazione sono arrivate inoltre diverse segnalazioni di gestori che, pur avendo i codici Ateco giusti, sono esclusi dagli aiuti per questioni burocratiche legati al non poter dimostrare la perdita rispetto all’anno precedente: se per qualunque motivo si è fatturato zero ad aprile 2019 si viene automaticamente esclusi. C’è anche il caso di una nuova attività che, non avendo cambiato partita iva ma solo codice ateco rispetto all’attività solta in precedenza, viene esclusa dagli aiuti perché l’Agenzia delle entrate non la considera tale.

I fondatori di Aigab: Michele Ridolfo (Wonderful Italy), Francesco Zorgno (CleanBnB), Marco Celani (Italianway), Rocco Lomazzi (Sweetguest), Davide Ravalli (ALTIDO)

In questo contesto l’associazione dei property manager Aigab avanza nuove richieste alle istituzioni per bilanciare questa disparità di trattamento. In particolare l’associazione chiede:

  • Prolungamento degli ammortizzatori sociali (FIS e CIG) per il personale dipendente al fine di evitare la dispersione degli investimenti fatti sulla formazione dello staff fino a marzo 2021
  • Prolungamento del credito d’imposta del 60% sui canoni di locazione per gli operatori professionali indipendentemente dalla destinazione d’uso degli immobili
  • Contributi a fondo perduto sulla base del fatturato perso nel 2020 rispetto al 2019 per la categoria esteso da maggio a dicembre (inserendo tutti i codici Ateco rappresentativi)
  • Ampio riconoscimento della categoria sulla base di un codice Ateco definito nell’ambito del processo di normazione del settore già previsto dal Governo mediante audizioni nel processo normativo

AIGAB, Associazione Italiana Gestori Affitti Brevi, nasce in questi
giorni dall’iniziativa dei 5 maggiori property manager italiani (Altido, CleanBnB, Italianway, Sweetguest e Wonderful Italy), proprio per dare rappresentanza istituzionale ad una categoria di operatori professionali finora poco ascoltata.
I 5 fondatori, da soli vantano un giro di affari di 60 milioni di euro, 5 mila case, 300 dipendenti diretti e 1500 nell’indotto, il loro obiettivo è quello di aggregare tutti gli operatori professionali del settore (stimati tra i 5 mila e i 7 mila, per un totale di 20 mila addetti).

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Redazione Extralberghiero.it

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