Il channel manager è un software che risolve uno dei principali problemi in cui può incorrere chi gestisce annunci di camere e affitti brevi su più portali online: il fenomeno dell’overbooking, vale a dire le doppie prenotazioni nella stessa data. Un problema che, nel momento in cui si presenta, comporta l’obbligo di riproteggere l’ospite in una struttura di pari valore e allo stesso prezzo. Una situazione non semplice da gestire, motivo per il quale i gestori di strutture preferiscono prevenire l’evenienza.
Cosa fa il channel manager
Il channel manager ha il compito di sincronizzare le disponibilità di camere a appartamenti nei diversi canali in cui si è deciso di pubblicare il proprio annuncio, quali possono essere Booking, Airbnb, Expedia, Vrbo, Bed-and-breakfast.it, etc. Quando arriva una nuova prenotazione su un canale collegato, il channel manager provvede in tempo reale ad aggiornare le disponibilità sugli altri canali, bloccando le date che risultano prenotate.
Perchè il channel manager è preferibile alle soluzioni dei portali
Portali come Booking e Airbnb forniscono strumenti di sincronizzazione del calendario che sono però imprecisi e consentono la connessione solo con alcuni degli altri portali disponibili. Airbnb ad esempio sincronizza i calendari ogni 5 minuti, ma il tempo effettivo dipende anche dalla risposta degli altri portali. Questo implica un lasso di tempo in cui potrebbe eventualmente entrare una doppia prenotazione. Booking.com nella sua pagina avverte che la sincronizzazione, che avviene tramite il caricamento dei calendari in formato .ical, non è in tempo reale e non offre garanzie sui tempi, motivo per cui è preferibile effettuare l’operazione manualmente per velocizzare i tempi. L’unico portale che sincronizza i calendari in tempo reale è bed-and-breakfast.it poiché nella sua suite di servizi per gli operatori dell’extralberghiero, include un vero e proprio channel manager che effettua il collegamento con Booking, Airbnb, Expedia, Vrbo e il proprio sito web.
Le commissioni di Airbnb per chi usa il channel manager
Un ulteriore parametro da valutare nella scelta del channel manager risiede nella nuova politica tariffaria di Airbnb: il portale da gennaio 2021 chiede a chi opera tramite questi software una commissione su ogni prenotazione del 15% ma nessun costo di gestione pratica all’ospite. Il motivo risiede nella necessità di semplificare il calcolo della tariffa finale rispetto al modello classico di commissioni di Airbnb che negli altri casi continua a prevedere dal 3 al 5% all’host e una cifra variabile tra il 12 e il 15% all’ospite. Per valutare correttamente l’impatto di questa differenza bisogna valutare il costo finale della camera o dell’appartamento per l’ospite. Una camera da 120 euro a notte come prezzo finale implica che l’host incassa 102 euro e ne lascia 18 di commissione ad Airbnb, pagando le tasse su tutti i 120 euro. Il vecchio modello di Airbnb, sullo stesso prezzo finale, prevede invece che l’host incassi nel peggiore dei casi 96 euro dando 6 euro di commissione ad Airbnb: la base imponibile è di 102 euro e non 120 poiché i restanti 18 euro sono i costi di prenotazione per l’ospite. Il nuovo modello, quindi, permette all’host di incassare di più a parità di prezzo, ma aumenta anche la base imponibile e, a seconda del regime di tassazione, potrebbe far pagare più tasse a fine anno.
Come scegliere il channel manager più adatto
Nella scelta di un channel manager dovete considerare l’ecosistema di servizi a cui è legato. Se ad esempio, nel caso citato di Bed-and-breakfast.it è legato all’utilizzo di una piattaforma con diversi altri servizi, tra cui il sito web e il sistema di prenotazione, in altri casi dovrete verificare se il sistema è compatibile con i software che già usate. Per questo la tendenza più recente è quella di vendere più servizi tra loro compatibili in un’unica suite: tipicamente vengono messi assieme il gestionale PMS, property management system, il Booking Engine che permette di ricevere prenotazioni sui propri canali diretti, e, appunto, il Channel manager.
Perché il channel manager è indispensabile per l’extralberghiero
Se si lavora con un solo portale, il channel manager non serve: al crescere della complessità fa invece risparmiare tempo e previene problematiche difficili da risolvere, soprattutto in alta stagione. Il motivo principale per cui usarlo, però, è nel caso in cui si stia lavorando per ottenere prenotazioni dirette tramite il proprio sito web: in questo caso sincronizzare le prenotazioni attraverso il channel manager è indispensabile per privilegiarlo rispetto ad altri canali.