Si avvicina la scadenza del secondo acconto delle imposte sui redditi, fissata al 30 novembre, ma quest’anno non tutti i soggetti saranno tenuti a rispettare questo termine di pagamento. Qui trovate un riepilogo delle scadenze e delle agevolazioni sugli acconti d’imposta. I vantaggi del metodo previsionale in un anno come il 2020
Nel calendario fiscale, il secondo acconto delle imposte è dovuto, per tradizione, entro il 30 novembre ma, come conseguenza della pandemia, quest’anno il calendario fiscale è stato rivoluzionato.
Le agevolazioni e le proroghe dei versamenti
Le recenti proroghe a marzo 2021 del secondo acconto delle imposte sui redditi e dell’Irap presenti sui decreti ristori e ristori bis hanno creato più confusione che benefici per l’extralberghiero.
Se infatti non è previsto nessun effetto per i decreti ristori per le attività extralberghiere, il Decreto Agosto autorizzava già le imprese di ogni categoria di attività, compreso quelle dell’extralberghiero, a versare il secondo acconto delle imposte 2020 sui redditi e dell’IRAP entro il 30 aprile 2021.
La condizione per la proroga dell’acconto ad aprile 2021, è di aver subito una diminuzione del fatturato o dei corrispettivi di almeno il 33 per cento nel primo semestre dell’anno 2020 (gennaio-giugno) rispetto allo stesso periodo del 2019. Se si rispetta questa condizione è ininfluente il fatto di non rientrare nelle casistiche previste dai decreti successivi per le sole zone rosse.
Chi può pagare il secondo acconto delle imposte ad aprile 2021
I soggetti autorizzati alla proroga comprendono le società e ditte individuali, compreso quelle che gestiscono strutture extralberghiere proprie (codice 55.20.51) o strutture extralberghiere e locazioni turistiche altrui, sia in mandato che in rent-to-rent.
Nel caso di immobili gestiti da property manager, l’agevolazione sull’acconto è riservata ai property manager e non ai proprietari persone fisiche, che invece dovranno versarlo regolarmente entro il 30 novembre, se dovuto.
Soggetti esclusi dalla proroga
Tutte le attività non imprenditoriali (strutture ricettive extralberghiere e locazioni turistiche) NON sono autorizzate alla proroga del secondo acconto e devono rispettare il termine di versamento del 30 novembre.
Date e nuove scadenze di versamento
– Ditta individuale che gestisce il proprio affittacamere: versamento del secondo acconto entro aprile 2021.
– Società di property management che gestisce immobili di terzi: versamento del secondo acconto entro aprile 2021.
– Persona fisica titolare di struttura extralberghiera o di locazione turistica, con Irpef o con cedolare secca: versamento del secondo acconto entro novembre 2020.
Il metodo storico di calcolo
Il metodo storico di calcolo degli acconti è basato sui redditi dell’anno precedente (2019 in questo caso), e il calcolo degli acconti avviene in modo automatico. Il metodo storico è presente in tutti i software dichiarativi.
Questo metodo penalizza ovviamente i contribuenti che hanno un reddito più basso rispetto all’anno precedente.
Il nuovo metodo previsionale
L’anno 2020, nella sua avversità, consente una forte riduzione degli oneri fiscali, con il calcolo dell’acconto previsionale: vediamo in che modo.
Per calcolare l’acconto 2020 su base previsionale, occorre fare una stima (attendibile) dei propri redditi del 2020, considerando tutti gli incassi dell’anno fino alla data dell’acconto (30 novembre) e aggiungendo gli importi che si prevede di incassare in dicembre. Se i redditi del 2020 sono ridotti rispetto a quelli del 2019, andrà ridotto l’acconto, se invece il reddito è zero, andrà azzerato l’acconto.
ESEMPI PRATICI
Esempio 1
Locazione turistica di persona fisica tassata con cedolare secca
Reddito da locazione breve anno 2019 = 20.000 euro
Acconti 2020 automatici = 3.780 euro (Primo acconto 1.890 euro + Secondo acconto 1.890 euro)
Reddito anno 2020 = 5.000 euro
Acconti 2020 con metodo previsionale = 945 euro
Risparmio su acconti = 2.835 euro
(Paga il secondo acconto entro il 30/11/2020)
Esempio 2
Casa Vacanze non imprenditoriale tassata con Irpef (Redditi diversi)
Imponibile Irpef anno 2019 = 15.000 euro
Acconti 2020 automatici = 3.450 euro (Primo acconto 1.380 euro + Secondo acconto 2.070 euro)
Reddito anno 2020 = zero
NO ACCONTI 2020 (non sono previsti acconti in assenza di reddito 2020)
Risparmio su acconti = 3.450 euro
Esempio 3
Locazione turistica di persona fisica tassata con cedolare secca
CON PROPERTY MANAGER e RITENUTA ALLA FONTE
Reddito da locazione breve anno 2019 = 20.000 euro
NO ACCONTI 2020 (non sono previsti saldi né acconti se i redditi da locazione breve sono tassati alla fonte dall’intermediario)
Risparmio su acconti = 3.780 euro
Esempio 4
Affittacamere imprenditoriale di soggetto forfettario in startup tassata al 5%
Imponibile anno 2019 = 26.000 euro
Acconti 2020 automatici = 1.300 euro (Primo acconto 650 euro + Secondo acconto 650 euro)
Imponibile anno 2020 = 8.000 euro
Acconti 2020 con metodo previsionale = 400 euro
Risparmio su acconti = 900 euro
(Paga il secondo acconto entro il 30/4/2021)
Sanzioni
Se viene adoperato il metodo previsionale per gli acconti, le riduzioni o azzeramenti non vanno fatti in modo arbitrario, ma coerente con gli effettivi redditi prodotti. Eventuali differenze in difetto emergeranno nella dichiarazione 2021 dei redditi 2020 e verranno sanzionate.
Modello 730
Quanto detto per la riduzione del secondo acconto, vale per il modello Redditi PF 2020 (ex modello Unico).
Per il modello 730, il discorso cambia: alla data attuale, l’elaborazione delle paghe e delle pensioni di novembre è già avvenuta ed è decorso il termine (10 ottobre) per richiedere la riduzione o annullamento dell’acconto per i contribuenti che hanno presentato il modello 730. Pertanto, in questo caso il secondo acconto verrà calcolato e trattenuto col metodo storico.
Sergio Lombardi è Presidente dell’Osservatorio sul Turismo dell’Ordine dei Dottori Commercialisti di Roma, autore di Extra Book e docente di Extra Academy
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