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BDSR: possibile proroga a gennaio per l’iscrizione

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Il Ministero del Turismo ha comunicato che, a quasi un mese dall’introduzione del Codice Identificativo Nazionale (CIN), oltre 190 mila strutture ricettive hanno già richiesto e ottenuto il proprio codice attraverso la Banca Dati Strutture Ricettive (BDSR). Tuttavia, il dato più significativo, come sottolineato dal ministro del Turismo Daniela Santanchè in un’intervista a Il Messaggero, è il numero complessivo di strutture registrate sulla piattaforma, che ha superato quota 500 mila.

“Questo rappresenta un risultato importante per il settore,” ha dichiarato Santanchè, evidenziando come la BDSR abbia permesso di censire molte realtà che prima non erano incluse nelle statistiche ufficiali, contribuendo così a combattere il sommerso. L’inclusione di queste nuove attività non solo segnala la nascita di imprese che non erano state dichiarate in precedenza, ma rappresenta anche un passo deciso verso una maggiore trasparenza e legalità nel settore degli affitti brevi.

Un altro aspetto rilevante riguarda l’impatto delle nuove normative sul settore ricettivo. Per facilitare una transizione graduale e sostenere le imprese nell’adeguamento alle nuove disposizioni, il Ministero sta infatti valutando la possibilità di prorogare i termini per l’adeguamento al CIN fino a gennaio 2025. Questa proroga permetterebbe alle strutture di conformarsi senza rischiare di incorrere nelle sanzioni previste dalla riforma o, peggio, di essere oscurate dalle piattaforme: molte infatti a termini di legge, avevano informato gli iscritti che dal 1° novembre avrebbero oscurato gli annunci di chi non sarebbe stato in regola con il CIN.

Booking.com, ad esempio, interpellato sull’argomento ci aveva confermato: “Abbiamo inviato ai nostri partner in Italia una comunicazione riguardante l’obbligo di conformarsi alla nuova normativa, specificando le azioni necessarie. Tra queste, anche le istruzioni su come registrarsi sul sito del Ministero del Turismo e rendere visibile il CIN sul loro profilo su Booking.com. Continuiamo a collaborare attivamente con i nostri partner e con le autorità italiane per garantire il rispetto delle normative vigenti”.

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Redazione Extralberghiero.it