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Bed-and-breakfast.it evidenzia un’accelerazione nel rilascio del CIN

rilascio cin

Fino a qualche settimana fa, il processo di rilascio del Codice Identificativo Nazionale (CIN) per le strutture ricettive in Italia sembrava procedere a rilento. Tuttavia, dal 26 novembre il tasso di rilascio ha preso una notevole accelerazione, procedendo ora a ritmo sostenuto, con un aumento che lascia ben sperare per il futuro del settore.
Secondo i dati più recenti e i calcoli svolti da Bed-and-breakfast.it, circa il 70% delle strutture ha già ottenuto il proprio CIN, con un trend di crescita che, se mantenuto, prevede di raggiungere il 77% delle strutture entro il 1 gennaio 2025 e il 100% entro i primi giorni di marzo.

Inoltre, dal 10 dicembre, il Ministero ha comunicato che verranno rilasciati i CIN per tutte quelle strutture che avevano fatto segnalazione di struttura mancante da più di trenta giorni. In questo caso basterà accedere di nuovo alla BDSR per ottenere il CIN.

Questi risultati sono incoraggianti e indicano una stabilità e una efficienza del sistema che non erano scontate. Va riconosciuto che la Banca Dati delle Strutture Ricettive del Ministero del Turismo ha dimostrato una capacità di tenuta notevole, riuscendo a far fronte a un volume di richieste considerevole senza rallentamenti significativi. Un miglioramento importante rispetto a quanto vissuto nel passato, quando le piattaforme di gestione delle richieste smettevano di funzionare dopo pochi minuti dal loro lancio a causa di problemi di scalabilità e tenuta sotto carico, causando gravi rallentamenti e disservizi nel rilascio delle autorizzazioni.

Nonostante il ritmo positivo, permangono delle situazioni problematiche che riguardano circa il 25% delle strutture ricettive, molte delle quali non sono ancora riuscite a ottenere il CIN. In numerosi casi, questo è dovuto a informazioni mancanti che non è sempre chiaro come fornire, oppure a ritardi da parte delle regioni nella verifica dei dati, con attese che ormai si protraggono da mesi. Per garantire a tutte le strutture di mettersi in regola senza incorrere in sanzioni, sarebbe opportuno considerare una ulteriore proroga del termine, estendendo di due o tre mesi la scadenza per l’adeguamento, con l’obiettivo di tutelare l’intero settore ed evitare multe pesanti.

Percentuale per Regione all’11/12/2024

Basilicata91,60%
Valle d’Aosta81,01%
Trentino Alto Adige79,77%
Molise77,92%
Campania77,11%
Emilia Romagna76,01%
Sardegna75,45%
Lombardia74,36%
Lazio72,79%
Veneto72,79%
Toscana70,98%
Sicilia70,84%
Calabria69,05%
Piemonte68,77%
Umbria67,67%
Abruzzo66,41%
Puglia65,97%
Liguria64,53%
Marche63,49%
Friuli Venezia Giulia46,89%

Giambattista Scivoletto, Founder di Bed-and-Breakfast.it, ha dichiarato: “È fondamentale riconoscere il grande lavoro svolto fino ad oggi, sia dal Ministero che dai gestori delle strutture ricettive. Un’ulteriore proroga aiuterebbe a mettere al sicuro anche chi, per ragioni spesso indipendenti dalla propria volontà, non ha ancora potuto completare il processo.”

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Redazione Extralberghiero.it