Il terremoto fiscale iniziato a gennaio 2024 per gli host non accenna a placarsi: dopo Airbnb, ora è il turno di Booking di regolarizzare la posizione fiscale per le locazioni turistiche iscritte al portale. L’operazione riguarda decine di migliaia di host e, per la sua larga scala e per la delicatezza dell’argomento tasse, rischia di creare insoddisfazione fra i locatori brevi.
APPLICAZIONE DELLE RITENUTE
Da numerose testimonianze, emerge che la ritenuta viene spesso attivata in modo impreciso da Booking, sia per quanto riguarda la percentuale esatta del 21%, non sempre rispettata al centesimo, che per le strutture a cui viene applicata o per le quali viene esclusa.
Attualmente, in uno stile più insiemistico che normativo, le condizioni di applicazione delle ritenute sono riepilogate così nella pagina di Booking:
- Affitti da uno a quattro immobili residenziali, accatastati come abitazione e appartenenti quindi alle categorie dalla A1 alla A11, eccetto la A10 (uffici).
- Non offri nessun servizio aggiuntivo come colazione, pranzo, cena, mezza pensione/pensione completa, noleggio auto o organizzazione di tour.
- Non hai un numero di partita IVA, oppure non ce lo hai fornito.
IL TESTO DI BOOKING
Risulta evidente per le numerose imprecisioni che il testo pubblicato sulla pagina di Booking sia stato tradotto dall’inglese all’italiano (e magari tradotto prima dall’italiano all’inglese dai consulenti italiani di Booking o da un loro ufficio):
“La certificazione verrà inviata entro tre mesi dalla fine dell’anno di calendario e potrai usarla per ottenere un credito d’imposta in fase di dichiarazione dei redditi.“
In realtà, il termine della certificazione CU è il 16 Marzo, e le ritenute tecnicamente non danno un credito d’imposta, parola che nel linguaggio fiscale italiano riguarda altre situazioni.
Calendar year (anno di calendario) è un termine tecnico che serve a specificare che l’anno fiscale coincide con l’anno solare, cosa che non avviene sempre (ad esempio in UK, Sud Africa e Australia le date dell’anno fiscale sono diverse da quelle solari 1° gennaio-31 dicembre).
Anche la sezione “Opzioni per la ritenuta fiscale” (Trattenuta automatica o Richiesta di pagamento mensile) è imprecisa: secondo il DL 50/2017 (anche nota come “Legge Airbnb”), non è possibile fare opzioni, la ritenuta va comunque applicata ai redditi da locazione breve, ed esclusa per le strutture ricettive (locazione + servizi).
Secondo il testo, invece “I partner verranno suddivisi in 2 categorie: “nell’ambito” e “fuori ambito” di applicazione della ritenuta“, ciò solo sulla base di una partita Iva, senza entrare nel merito del codice Ateco o della effettiva forma di alloggio certificata dalla SCIA/CIA.
IL RECUPERO DELLE RITENUTE NON VERSATE
Già queste notizie avevano agitato l’ambiente degli host, ma due recenti comunicazioni di Booking stanno togliendo il sonno agli iscritti al portale olandese:
- La conclusione delle nostre recenti discussioni con le autorità fiscali italiane durante l’indagine sugli affitti brevi è che avremmo dovuto applicare la ritenuta nell’anno fiscale 2024, ma non l’abbiamo fatto. Pertanto ora verseremo queste tasse al fisco italiano e recupereremo l’importo corrispondente da te. Ti contatteremo all’inizio dell’anno prossimo per condividere maggiori informazioni in merito.
- Abbiamo versato l’imposta per tuo conto nei mesi da gennaio a luglio 2024, e ora te ne chiediamo la restituzione con il metodo di pagamento da te scelto. Per il periodo che va da gennaio a luglio 2024, per la struttura con codice ID …. abbiamo versato un totale di EUR …. Cosa devi fare? Il 13 gennaio 2025 ti invieremo una richiesta di pagamento per ciascun mese, da gennaio a luglio 2024, per l’importo corrispondente all’imposta sul reddito. Riceverai pertanto da una a sette richieste di pagamento, in base al numero di mesi in cui rientravi nell’ambito di applicazione della ritenuta fiscale sugli affitti brevi.
Le parole indicano con grande probabilità una avvenuta transazione fra Booking e l’Agenzia delle Entrate, che ha chiuso l’inchiesta fiscale sulle mancate ritenute. Booking sembra essere stato costretto a versare al Fisco ancor prima di poter trattenere le imposte.
In molti si chiedono (e ci chiedono) se sia legittimo da parte di Booking trattenere nel 2025 le tasse per il 2024 dai compensi agli host, o addirittura chiedere pagamenti con bonifico.
Per questo abbiamo verificato le regole con un FACT CHECKING:
1) E’ LECITO EFFETTUARE RITENUTE SUI REDDITI DEL 2025 PER COPRIRE RITENUTE DEL 2024?
Se l’intermediario (Booking) ha già versato le imposte al Fisco, può rivalersi sul singolo iscritto ai sensi del DL 50/2017 che all’art. 4 comma 5 prevede che se i portali incassano, “operano, in qualità di sostituti d’imposta, una ritenuta …e provvedono al relativo versamento …. e alla relativa certificazione“.
Il fatto che la ritenuta non sia stata tempestiva non impedisce al sostituto di operarla nel 2025, se c’è ancora rapporto con un determinato host che è ancora iscritto.
Inoltre, la definizione di sostituto d’imposta è disciplinata da un altro provvedimento, il DPR 600/1973, che viene qui applicato per analogia.
2) E’ LECITO RICHIEDERE ULTERIORI PAGAMENTI PER VERSARE LE TASSE?
La stessa legge (DPR 600/1973) prevede all’art. 23 comma 1 che “Nel caso in cui la ritenuta …. non trovi capienza, in tutto o in parte, sui contestuali pagamenti in denaro, il sostituito è tenuto a versare al sostituto l’importo corrispondente all’ammontare della ritenuta.”
Questo è il concetto della “provvista”, che è frequente nel rapporto di lavoro dipendente, quando il lavoratore non ha capienza in busta paga per le trattenute da assistenza fiscale (mod. 730).
3) SONO LEGITTIME LE RATE DA OPERARE NEL 2025?
Anche in questo caso, si applica per analogia il DPR 600: I sostituti d’imposta “devono effettuare, entro il 28 febbraio dell’anno successivo … il conguaglio tra le ritenute operate … e l’imposta dovuta sull’ammontare complessivo“.
Il fatto che il portale rateizzi nel 2025 l’imposta (fino a 7 rate) è una condizione di favore offerta agli host da Booking, per spalmare nel tempo importi che in alcuni casi sarebbero pesanti se trattenuti in unica soluzione.
PRESENZA DI ACCONTI
Nel caso siano già stati versati gli acconti 2024 (a giugno e novembre), inserendo nella prossima dichiarazione (RPF 2025 o 730/2025) acconti e ritenute Booking, la dichiarazione si chiuderà con un credito.
PAGAMENTI IN STRUTTURA: RITENUTA APPLICABILE?
Nella confusione generale, non bisogna dimenticare che le trattenute sono applicabili solo quando l’intermediario (Booking) gestisce i pagamenti. Nel caso di pagamenti in struttura, la ritenuta non deve essere effettuata da parte del portale.
Sergio Lombardi è Presidente dell’Osservatorio sul Turismo dell’Ordine dei Dottori Commercialisti di Roma, autore di Extra Book e docente di Extra Academy
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