Conto alla rovescia per le partenze di agosto nel segno della villeggiatura. Secondo i dati di Airbnb, le prenotazioni di italiani sono cresciute significativamente rispetto al 2019 nell’anno in cui mancheranno molte presenze straniere. Con numerosi ospiti che si accingono a utilizzare Airbnb per la prima volta, l’azienda lancia #SenzaPensieri – L’accoglienza responsabile alla portata di tutti, una campagna che attraverso il sito web dedicato mette a disposizione un set di strumenti per host, guest, vicinato e autorità, per rendere più semplice l’ospitalità nel rispetto delle regole.
Il punto sull’estate
Prosegue il ‘rimbalzo’ del turismo grazie alla crescita delle case vacanza per quanto riguarda il segmento domestico e il corto raggio. Secondo i dati di Google Trend, i volumi delle ricerche sul motore che riguardano Airbnb in Italia hanno completamente recuperato rispetto a marzo e aprile, con i valori della terza settimana di luglio in linea con quelli dell’anno precedente.
Nella giornata dell’8 luglio e per la prima volta da 4 mesi (3 marzo), gli ospiti Airbnb hanno prenotato oltre un milione di notti per futuri soggiorni. Le prenotazioni per viaggi domestici degli italiani nella medesima settimana sono state significativamente superiori a quelle dello stesso periodo dell’anno scorso (oltre +80%). Si registra un forte recupero del corridoio tedesco (in totale parità con l’anno precedente la settimana scorsa) e inglese (-7.3%). In termini di destinazioni, è boom per costa etrusca (+66%), Salento (+58%) e costa adriatica del centro Italia (oltre +50%) ma tutta l’Italia ad eccezione delle città è sostanzialmente in parità con l’anno precedente.
Per l’host: assitenza fiscale e amministrativa
Secondo un sondaggio di Lexis Research per Airbnb, il 35% degli italiani non sa dire se affittare sia legale oppure non è certo degli adempimenti previsti, mentre il 31% del campione intervistato è scoraggiato nell’ospitare perché teme possa essere illegale, troppo complicato od oneroso, oppure che possa creare problemi di vicinato. Per aiutare gli host a districarsi, Airbnb ha stretto accordi con due startup italiane specializzate rispettivamente nell’assistenza fiscale e in quella legale, e che si occuperanno di preparare contenuti informativi ed erogare consulenze su richiesta: Flextax e LexDo.it.
In particolare, FlexTax – che offre consulenza e gestione della contabilità tramite professionisti e strumenti che aiutano i clienti anche nell’amministrazione e finanza – attraverso contenuti e servizi, offrirà un supporto agli host che hanno la responsabilità di gestire le proprie imposte sul reddito relative a quanto guadagnato con l’home-sharing. Queste incombenze possono spesso risultare complicate, gli esperti di Flextax si occuperanno quindi di semplificare gli aspetti più legati alla fiscalità per chi ha scelto di aprire la propria casa ai viaggiatori.
La scelta di collaborare con LexDo.it – primo servizio legale completo online che permette di creare documenti legali su misura e richiedere consulenza ad avvocati esperti su qualsiasi tema – parte invece dalla varietà di casi in cui un host è tenuto o meno a stipulare un contratto. Infatti, se in alcune circostanze anche ospitare per breve tempo è un’attività disciplinata da un contratto, in altre non è necessario. Il team di Lexdo.it ha elaborato una guida pratica gratuita dedicata agli host, per aiutarli a essere sempre a norma di legge e a creare il proprio contratto di locazione direttamente online.
Ogni host ha oggi a disposizione un campo dedicato dove inserire un eventuale codice identificativo o numero di licenza del proprio immobile, ove previsto dalle norme, affinché sia esplicito nell’annuncio pubblicato. La campagna #SenzaPensieri prevede inoltre una serie di seminari online dedicati agli host per approfondire le tematiche più rilevanti.
“Con queste iniziative vogliamo aiutare chi si avvicina al mondo dell’home sharing a promuovere un’accoglienza responsabile nel rispetto delle regole, a supporto delle autorità locali”, ha dichiarato Giacomo Trovato, Country Manager di Airbnb Italia. “L’attuale disciplina resta frammentata. Visto il ruolo chiave che case vacanza stanno giocando nella ripartenza del turismo, diventa più che mai necessario investire nell’armonizzazione del quadro normativo, a partire dalla creazione del codice identificativo nazionale delle strutture ricettive”.
Per il guest: partire sicuri
In previsione delle partenze estive Airbnb ha sviluppato, in collaborazione con la Polizia Postale, un kit anti-frode e la Guida In Vacanza come a casa: prenota e parti in tutta sicurezza, curata da Altroconsumo, contenente raccomandazioni per imparare a riconoscere i tentativi di truffa più comuni.
L’azienda ha inoltre reso disponibile anche in Italia il proprio Protocollo avanzato di pulizia. Si tratta di un programma facoltativo che gli host possono decidere di adottare a integrazione delle linee guida e disposizioni previste dalle autorità locali per rassicurare ulteriormente gli ospiti intenzionati a soggiornare quest’estate nei loro alloggi. Comprende un manuale dettagliato e una Guida pratica, con precise check list per ciascun ambiente della casa e pagine di formazione. Gli host che intendono porre in maggiore evidenza il proprio impegno per una perfetta sanificazione degli ambienti dovranno sottoporsi ad un breve test, per poi ricevere, se idonei, uno specifico badge sull’annuncio ed essere inclusi in un apposito filtro di ricerca.
Per le comunità locali
Diverse infine le iniziative per facilitare e rendere più efficace la collaborazione con le Autorità:
- Imposta di soggiorno. Dal 1 di luglio è operativo il protocollo di intesa siglato con Roma Capitale per la riscossione e il riversamento dell’imposta di soggiorno. L’accordo, che di fatto azzera il rischio evasione per tutti i pernottamenti riconducibili al portale, prevede che Airbnb riscuota la tassa di soggiorno dovuta dagli ospiti al momento della prenotazione. La piattaforma verserà poi l’importo al Comune di Roma su base trimestrale.
- Portale delle Forze dell’ordine. È un servizio attraverso cui le Forze dell’Ordine possono richiedere dati sugli utenti in base a quanto previsto dall’ordinamento locale. La richiesta sarà immediatamente inoltrata da un team dedicato per consentire una più rapida collaborazione.
- Previsto nel pacchetto un servizio di assistenza di quartiere: nel caso in cui una casa affittata tramite Airbnb arrecasse disturbo, ad esempio per l’eccessivo rumore, i residenti potranno effettuare una segnalazione direttamente a Airbnb, richiedendo una verifica o un intervento.